Negli ultimi anni, vivere in affitto a Tenerife è diventato sempre più difficile. I prezzi sono saliti vertiginosamente, in particolare a causa di affitti aumentati, soprattutto nelle zone più turistiche, lasciando molte persone a corto di opzioni e con un senso crescente di esclusione.
Un tempo, l’isola era vista come un rifugio accessibile, dove il costo della vita permetteva a residenti e nuovi arrivati di costruire un futuro. Oggi, quella stessa isola è attraversata da una crisi abitativa che non accenna a rallentare.
Secondo i dati più recenti, dal 2019 in poi gli affitti sono aumentati anche del 50% in alcune aree. Costa Adeje, Los Cristianos, Santa Cruz centro: luoghi sempre più ambiti dai turisti, ma sempre più proibitivi per chi ci lavora e ci vive tutto l’anno.
L’impatto del turismo sugli affitti
La causa principale? La trasformazione degli appartamenti in alloggi turistici a breve termine. Più rendita per i proprietari, meno case per i residenti. Interi edifici sono passati dall’uso abitativo alla formula vacanze, riducendo drasticamente l’offerta di affitti a lungo termine.
Questo incremento è legato a diversi fattori: la crescente domanda da parte di nomadi digitali e pensionati stranieri, la limitata offerta di immobili a lungo termine, e la concorrenza con gli affitti turistici a breve termine, che offrono rendimenti più alti ai proprietari.
Le famiglie locali e i lavoratori stagionali si trovano spesso in difficoltà, costretti a spostarsi verso l’entroterra o in zone meno servite. Anche il settore della ristorazione e dell’ospitalità segnala problemi nel reperire personale, proprio a causa dell’impatto degli affitti elevati sul costo della vita.
A pagare il prezzo di questa transizione sono soprattutto i lavoratori locali. Insegnanti, infermieri, impiegati pubblici, giovani coppie: persone che oggi faticano a trovare un alloggio dignitoso, a un prezzo ragionevole, anche in zone lontane dal centro.
Il problema sociale
Oltre all’aspetto economico, c’è una questione profondamente sociale. Chi non riesce più a sostenere i costi è spesso costretto a lasciare l’isola o a vivere in condizioni precarie. Alcuni dividono case con estranei, altri si spostano sempre più verso l’entroterra, lontano da servizi e lavoro.
La crisi abitativa sta così cambiando il volto di Tenerife. Quartieri un tempo popolari si stanno svuotando dei loro residenti storici. Si perde il tessuto sociale, il senso di comunità, la vita di tutti i giorni che rende un luogo vivo e umano.
E il tempo stringe. Perché Tenerife non può permettersi di diventare solo una destinazione da cartolina. Non può trasformarsi in un luogo fatto solo per chi arriva, mentre chi resta è costretto ad andarsene.
Un’isola bellissima… ma per chi?
Tenerife ha bisogno di equilibrio. Di politiche che tutelino il turismo, ma anche il diritto alla casa. Perché senza persone, senza famiglie, senza storie quotidiane, un’isola può diventare solo un bel contenitore vuoto.
E il rischio più grande è proprio questo: che Tenerife, nel suo splendido panorama, smetta di essere una casa. Per tutti.
Tuttavia, lo scenario non è del tutto negativo.
L’aumento dell’attenzione mediatica e la pressione sociale stanno spingendo le istituzioni locali e il governo delle Canarie a prendere provvedimenti. Sono già in fase di progettazione nuovi piani per incrementare l’offerta di alloggi a prezzi calmierati, regolare gli affitti turistici e incentivare il mercato del lungo termine. Alcuni comuni stanno avviando collaborazioni con imprese edili per la costruzione di nuovi complessi residenziali accessibili.
Inoltre, l’interesse internazionale per Tenerife, se ben gestito, può tradursi in opportunità economiche e di sviluppo sostenibile. Il turismo di qualità, l’arrivo di professionisti da tutta Europa e gli investimenti esteri possono contribuire a migliorare i servizi, le infrastrutture e l’occupazione locale, creando un circolo virtuoso che favorisca tutti.
In conclusione, sebbene l’aumento dei prezzi degli affitti rappresenti oggi una sfida concreta per molti, è anche un segnale della crescente attrattiva dell’isola. Con le giuste politiche e una visione a lungo termine, Tenerife ha tutte le carte in regola per trasformare questo momento di tensione in un’opportunità di crescita equilibrata e inclusiva.